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Acqua pulita e servizi igienico sanitari

La popolazione lombarda è il principale consumatore di acqua per uso potabile in Italia. Anche se la media, con 407 litri/abitante/giorno, è inferiore a quella nazionale che è di 428: lo rileva il “Rapporto Lombardia 2019” nel capitolo dedicato al Goal 6 dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L’acqua erogata pro capite risulta pari a 272 l/g*ab, valore molto superiore alla media nazionale di 220 l/g*ab e riconducibile sia a una naturale abbondanza della risorsa che alle correlate abitudini di consumo.

Il servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) è organizzato attraverso gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali), le cui competenze territoriali coincidono con i limiti provinciali. Sul territorio regionale sono presenti 58 operatori mentre sono 298 i Comuni che gestiscono in economia almeno un segmento del servizio.

Riguardo alla depurazione, nel 2016, il valore del carico organico depurato ha raggiunto il 99% e la Lombardia è risultata una delle regioni con la più alta produzione di fanghi a livello nazionale.

Per quanto riguarda lo stato di qualità dei corpi idrici (superficiali e sotterranei, naturali e artificiali), il Rapporto Stato Ambiente di ARPA-Lombardia mostra, nei dati relativi al periodo 2014-2016, un miglioramento sullo stato di qualità ecologica con un incremento per la qualità ecologica almeno buona dei fiumi che arriva al 33% (28 % buono e 5% elevato), scende invece quello dei laghi per lo stesso arco di tempo al 30%.

In relazione allo stato chimico, nei dati relativi al 2017, c’è un miglioramento sullo stato di qualità chimica, che porta il 77% dei corsi d’acqua lombardi a uno stato chimico buono, cala invece la qualità dei laghi con il 64% in stato buono.