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Lombardia 2024 - numero 34 del 4 ottobre 2024

Lombardia 2024 - numero 34 del 4 ottobre 2024

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Di seguito il sommario del numero.

Sommario n. 34 del 4 ottobre 2024

AREA ECONOMICA

ITALIA - L’industria alimentare e delle bevande (2024) [goal 9] [PRSS 4]

Fonte: Rete rurale nazionale 2014-2024 - Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste - CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) - A cura di Paolo Sckokai

Nel 2022, l’industria alimentare e delle bevande (IAB) conferma il suo ruolo chiave nel settore manifatturiero nazionale contribuendo al 10,3% del valore aggiunto (31,6 miliardi di euro) e all’11% dell’occupazione (458.480 addetti) . Secondo i dati ISTAT, il fatturato dell’IAB nel 2021 ha raggiunto il valore di 165 miliardi di euro, pari al 14,5% del valore totale del manifatturiero. L’analisi dei risultati a livello territoriale mostra che al Nord si concentra il 70% del fatturato dell’IAB con tre regioni ovvero Lombardia (21,6%), Emilia-Romagna (18,4%) e Veneto (14,1%) che da sole pesano per il 54%.

AREA SOCIALE

LOMBARDIA – Le nascite e i decessi nel primo semestre del 2024 [goal 11] [PRSS 2]

Fonte: ISTAT - A cura di Stefano Montrasio

Come evolve, sulla base dei più recenti dati ISTAT, il gap negativo tra nascite e decessi in Lombardia, fattore che contribuisce alla stagnazione demografica di un territorio che punta fortemente su competitività e crescita? Nel primo semestre 2024 sono stati registrati circa 50mila decessi a fronte di sole 31mila nascite in Lombardia. Si conferma così, sulla base delle più recenti stime ISTAT, il segno negativo del saldo naturale della popolazione (differenza tra nascite e decessi): -21mila tra gennaio e giugno dell’anno in corso. Il rapporto è di 1,6 decessi ogni nascita.

LOMBARDIA – La mobilità residenziale nell’ultimo ventennio (20O2-2023) [goal 10] [PRSS 4]

Fonte: ISTAT - A cura di Simona Maria Mirabelli

In Lombardia, tra il 2002 e il 2023 (dati 2023 provvisori), si registrano quasi 6,5milioni di iscrizioni e oltre 6,1miliioni di cancellazioni per trasferimento di residenza tra comuni italiani (saldo migratorio positivo per 14.316 unità). L’andamento è crescente fino al 2019, l’anno in cui si registra il saldo migratorio netto più elevato (+27.238 unità) , un valore che risulta dimezzato nel 2020 (con +13.273) a causa delle restrizioni imposte dalle misure anti-pandemiche alla mobilità dei cittadini (+13.273 unità). Nel 2023, il saldo migratorio netto si attesta a +20,098, al di sotto di oltre 7mila unità rispetto al valore registrato nell’anno pre-Covid (2019). Nello stesso periodo, i flussi in entrata e in uscita da e verso l’estero assommano, rispettivamente, quasi 1,6milioni di iscrizioni e poco meno di 500mila cancellazioni (saldo migratorio positivo per 52.217 unità) . Nel triennio 2002-2004, a seguito dell’entrata in vigore della Sanatoria 2002 in materia di immigrazione (Legge 189/2002 - Bossi-Fini), si registrano i valori massimi con il picco raggiunto nel 2004 (+99.571 unità). Segue un trend altalenante che vira in terreno negativo nel 2011 raggiungendo il suo punto di minimo nel 2020. Nell’ultimo triennio il saldo migratorio con l’estero risulta in sensibile crescita, passando da +29.309 unità nel 2021 a +61.602 nel 2023. È quanto emerge dai dati ISTAT provenienti dall’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), che recepisce i dati delle Anagrafi Comunali riguardo ai trasferimenti di residenza sia nei confronti di altri Comuni italiani sia da e verso l’estero.

ITALIA - Decessi per tutte le cause evitate nei primi due anni di campagna vaccinale anti-COVID-19: tre regioni italiane a confronto (dicembre 2020–ottobre 2022) [goal 3] [PRSS 2]

Fonte: Elaborazione Università Milano-Bicocca per PoliS-Lombardia - A cura di Gloria Porcu, Alina Tratsevich

L’andamento dei decessi giornalieri per tutte le cause registrati dal 2015 al 2019 in tre regioni italiane quali Lombardia, Marche e Sicilia sono stati analizzati e modellizzati, tenendo conto delle “naturali” variazioni nel tempo, della stagionalità e delle temperature giornaliere. Il modello implementato ha permesso di stimare i decessi in eccesso che si sono verificati durante il periodo di interesse (dicembre 2020–ottobre 2022) e la corrispondente frazione di decessi evitati grazie alla campagna vaccinale. Complessivamente, durante questo periodo, la Lombardia ha condotto una campagna di vaccinazione COVID-19 più intensiva rispetto alle altre regioni: in media sono state somministrate 1,82 dosi di vaccino per residente, contro 1,67 e 1,56 per Marche e Sicilia, rispettivamente. Conseguentemente, in Lombardia è stata riscontrata la frazione di decessi evitati più alta, pari a 65%, rispetto al 60% e al 58% relativo a Marche e Sicilia. Tuttavia, poiché in Lombardia il tasso di mortalità in eccesso rispetto all’atteso risulta più basso di quanto osservato per Marche e Sicilia (12, 24 e 23 per 10.000 anni-persona, rispettivamente), anche il tasso di decessi evitati risulta inferiore: 22 decessi evitati per 10.000 anni-persona in Lombardia, contro 36 e 32 per Marche e Sicilia.

SEGNALAZIONI

Lombardia 2024 - Segnalazione convegni (aggiornamento settimanale)

A cura di PoliS-Lombardia – Centro di documentazione e Biblioteca

Autorità di regolazione dei trasporti - Relazione annuale al Parlamento - settembre 2024

Commissione europea - State of the Energy Union Report 2024 - settembre 2024

Symbola - Unioncamere - Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne - Io sono cultura 2024. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi - settembre 2024

The European House - Ambrosetti - Vaccines Europe - IFPMA - The Value of Prevention for Economic Growth and the Sustainability of Healthcare, Social, and Welfare Systems (Position Paper)

PoliS AI News anno 1 - 13/2024

 


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