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Lombardia 2025 - numero 21 del 3 giugno 2025

Lombardia 2025 - numero 21 del 3 giugno 2025

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Di seguito il sommario del numero.

Sommario n. 21 del 3 giugno 2025

DAZI: DATI E APPROFONDIMENTI

Unioncamere Lombardia - Andamento del settore manifatturiero al 1° trimestre 2025

Fonte: Unioncamere Lombardia - maggio 2025

I dati del primo trimestre 2025 confermano stabilità per il comparto manifatturiero lombardo, con livelli produttivi in leggero miglioramento. La produzione industriale cresce leggermente rispetto al trimestre precedente (+0,4%) e il fatturato resta stabile (+0,1%), gli ordini interni flettono ancora (-0,3%) ma sono positivi dall’estero (+0,4%). I dati congiunturali dell'artigianato confermano la tenuta del comparto manifatturiero lombardo registrando variazioni minime dei livelli rispetto al trimestre precedente (-0,3% sia produzione che fatturato). Gli ordini registrano una variazione congiunturale lievemente positiva sia dall’interno che dall’estero (+0,2%). Anche il dato tendenziale conferma la stabilità dei livelli produttivi poco sotto i valori massimi raggiunti, registrando variazioni negative su base annua del -0,4% per l’industria e -0,3% per l’artigianato. Fanno meglio gli ordinativi dell’industria, in particolare dall’estero (+3,0% dall’estero e +0,3% dall’interno). Il dato tendenziale del fatturato è positivo sia per l’industria che per l’artigianato (+0,7% entrambi).

Assolombarda - Previsioni Pil a confronto dopo i dazi del 2 aprile 2025

Fonte: Assolombarda, centro studi - maggio 2025

I dazi incidono sulle previsioni di crescita 2025 per il Pil mondiale (sotto il 3%) e dell’area euro (sotto l’1%); Italia inferiore alla media europea nel 2025 (tra +0,4% e +0,7%), con la Lombardia al +0,8% secondo nostre stime. L’incertezza generata dai dazi, già implementati o solamente annunciati, ha raggiunto il suo culmine nei giorni successivi al Liberation Day del 2 aprile. La presente nota raccoglie e sintetizza le previsioni macroeconomiche pubblicate dai principali istituti successivamente a questa data. Le proiezioni per tutte le economie, avanzate ed emergenti, sono state riviste al ribasso, tanto che la stima per il Pil mondiale nel 2025 non supera il 3% e quella per l’area euro non va oltre l’1%, con le revisioni più forti che hanno riguardato Stati Uniti e Cina, i Paesi in primo piano nella guerra commerciale. Peggiora anche il quadro per l’Italia, prevista crescere tra +0,4% e +0,7% nel 2025 e tra +0,5% e +0,9% nel 2026, anno in cui, secondo la Commissione Europea, il nostro Paese sarà fanalino di coda dei 27 Stati membri dell’UE (insieme al Belgio). I principali rischi al rialzo per area euro e Italia arrivano dal piano ReArm Europe e dagli ingenti investimenti infrastrutturali annunciati dalla Germania. In questo contesto, le previsioni di Assolombarda per la Lombardia sono di una crescita leggermente superiore alla media italiana, per un +0,8% di Pil nel 2025.

MEDIA-LIBRARY

DATA KEY - Sicurezza in Lombardia - Le differenze tra città e provincia

Fonte: PoliS-Lombardia

A che punto è la sicurezza in Lombardia? Cosa dicono i dati? Anzitutto occorre distinguere: un conto è l’area metropolitana di Milano con circa 7 milioni di abitanti, altro il resto del territorio lombardo di cui fa parte un 43% di comuni classificati come zone rurali o poco abitate. Non è la stessa situazione in tema sicurezza. E come si misura (se si misura) questo “rischio-sicurezza”? PoliS-Lombardia in uno studio spiega nel dettaglio come i fattori fisici, funzionali, sociali e culturali possono essere integrati in due indici di fondo, che permettono una qualche misurazione: l'indice di criminalità appropriativa, che è relativo a reati come il furto o lo scippo, l'indice di criminalità violenta, con reati più gravi come rapine, omicidi o violenze sessuali. Nel 2023 Milano ha avuto i valori più alti in entrambi gli indici, come è tipico delle aree urbane. Ma cosa succede quando alla popolazione residente si aggiunge il numero dei pendolari? Le cose cambiano, il peso tra città e province si riequilibra. I reati aumentano in media del 10% in provincia e calano sempre in media del 23% nelle aree urbane. Interessante anche un altro dato, offerto dallo studio, che è il confronto tra le 14 aree metropolitane italiane. Il risultato? L'indice di criminalità appropriativa di Milano è più alto, con 48,14. Molto diverso invece il tasso di criminalità violenta. Qui la metropoli Lombarda è quarta, con un valore 38,5. In testa c'è Cagliari 42,5, poi Bologna 39,7 e Firenze. Il rischio insomma c'è, ma si può misurare con una certa precisione e si può monitorare di continuo per studiare interventi ad hoc e su misura del territorio.

AREA ECONOMICA

ITALIA-LOMBARDIA - La domanda di formazione delle imprese (2024) [goal 8] [PRSS 4]

Fonte: Unioncamere, Sistema informativo Excelsior – A cura di Simonetta Guzzo

L’indagine realizzata nel 2024 dal Ministero del lavoro su circa 295.000 imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente (escludendo quindi agricoltura e pubblica amministrazione) rivela la necessità di oltre 5,5 milioni di contratti di lavoro da attivare, una quota significativa dei quali riguarda i giovani al primo impiego. Una domanda particolarmente elevata per chi possiede una qualifica o un diploma professionale, che rappresenta il 38,2% delle assunzioni previste (oltre 2,2 milioni di posizioni). Per quanto riguarda le dinamiche territoriali, la Lombardia si conferma tra le prime regioni italiane per domanda di lavoro, soprattutto per giovani con titoli medio-alti. È infatti la regione con il maggior numero di entrate previste per laureati, diplomati ITS e diplomati superiori, e guida anche la classifica per qualificati e diplomati professionali, con circa 378.000 ingressi stimati nel 2024.

AREA SOCIALE

ITALIA - Disparità di genere nei finanziamenti bancari (2024) [goal 5] [PRSS 2]

Fonte: Fabi - A cura di Silvana Fabrizio

La mappa del credito bancario mostra quanto l’accesso ai finanziamenti privati delle famiglie, in Italia, sia prevalentemente maschile e quanto il fenomeno sia diffuso in tutto il territorio nazionale. Il credito concesso alle donne è pari ad una media nazionale del 20%, contro il 34% di quello degli uomini, mentre valgono il 45% i finanziamenti cointestati. Si tratta di un divario significativo che vale su scala nazionale quasi 70 miliardi. Da Nord a Sud, agli uomini viene concesso molto più credito rispetto alle donne. Non solo nel meridione ma anche nelle regioni del Nord, ad iniziare dal Veneto e dalla Lombardia, che non raggiungono il 20%, il mercato del credito in favore della clientela femminile stenta a decollare. Rispetto, comunque, all’ammontare complessivo, quantificabile in 106,4 miliardi, i prestiti al femminile in Lombardia pari al 19,1% valgono 20,3 miliardi contro i 36,3 miliardi concessi alla clientela maschile.

LOMBARDIA – Reddito e condizioni di vita (2023-2024) [goal 1] [PRSS 2]

Fonte: ISTAT - A cura di Gisella Accolla

La Lombardia nel 2023-2024 presenta livelli di reddito medi superiori alla media nazionale e una minore incidenza di povertà ed esclusione sociale. Tuttavia, permangono disuguaglianze legate alla composizione familiare. Il contesto regionale è solido, ma richiede attenzione mirata alle fasce vulnerabili. Se il dato medio regionale di rischio di povertà ed esclusione sociale è al 14,1%, il rischio sale al 16,7% per le famiglie monogenitore e a circa il 20% per le persone sole.

SEGNALAZIONI

Lombardia 2025 - Segnalazione convegni (aggiornamento settimanale)

ANAC - Relazione annuale 2024 - maggio 2025

ENEA - 7°rapporto sull’economia circolare in Italia - Circular Economy network - maggio 2025

INAPP - XXIV Rapporto sulla Formazione Continua. Annualità 2023-2024

Ipsos - Generations Report 2025

ISTAT - Università Ca’ Foscari di Venezia, Centro Governance & Social Innovation - Report sui servizi educativi per l'infanzia in Italia - Anno 2023/2024: Dalla pandemia al PNRR: trasformazioni e sfide dei servizi educativi per l'infanzia maggio 2025

Ministero delle politiche e delle finanze - CONSIP - Georeferenziazione. Le mappe georeferenziate delle amministrazioni che effettuano acquisti sugli strumenti Consip e delle imprese abilitate ai mercati telematici

PoliS AI NEWS – 23 maggio 2025 - Anno II – n. 10-2025

Unioncamere, Sistema informativo Excelsior - Imprese e professioni culturali e creative. I fabbisogni professionali e formativi delle imprese culturali e creative. Indagine 2024

Unioncamere, Sistema informativo Excelsior - Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2024-2028)

 


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