Lombardia 2025 - numero 28 del 21 luglio 2025
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Di seguito il sommario del numero.
Sommario n. 28 del 21 luglio 2025
MEDIA-LIBRARY
Focus – I talenti della Lombardia [goal 9] [PRSS 4]
In che cosa eccelle davvero la Lombardia? Ce lo dice il rapporto “I Talenti della Lombardia 2024”, curato da Fondazione Symbola per PoliS. Se in Europa la nostra regione è la prima per numero di addetti nel settore industriale (oltre 1 milione di occupati), in Italia la struttura economica in costante evoluzione la rende prima per numero di imprese (945.955 in totale), per valore aggiunto prodotto (432.6 milioni di euro), per numero di lavoratori occupati (oltre 4 milioni di persone, il 19.1% sul totale nazionale), oltre che per le esportazioni (163 miliardi di euro, il 26% dell’export nazionale). Ma non c’è solo il manifatturiero. Anche nell’economia legata alla cultura e alla creatività, la Lombardia è la prima in Italia per numero di imprese (60.480). Solo il design conta 21mila imprese. Poi, la sostenibilità. La regione ha il maggior numero di imprese che investono in prodotti e tecnologie green: sono 102mila, pari al 18% del totale nazionale.
DAZI: DATI E APPROFONDIMENTI
Fonte: Intesa Sanpaolo - A cura di Paolo Sckokai
Il risultato complessivo dei primi nove mesi del 2024 porta le esportazioni dei distretti agro-alimentari a superare quota 21 miliardi di euro, con un progresso del 7,7% a prezzi correnti rispetto al periodo gennaio-settembre del 2023. L’evoluzione è in linea con il totale agro-alimentare italiano (+8,2%), di cui i distretti rappresentano il 42,5% in termini di valori esportati.
AREA SOCIALE
Fonte: ISTAT - A cura di Riccardo Scardino
L’invecchiamento della popolazione lombarda, testimoniato da un indice di vecchiaia tra 170 e 180, comporta una crescente domanda di assistenza. Secondo l’Indagine Europea sulla Salute (EHIS) svolta da ISTAT, tra l’11,7% e il 12,3% degli over 65 in Lombardia necessita di aiuto nella cura personale, e oltre il 41% ricorre a supporto retribuito. Nel 2023 erano presenti 70.000 badanti e più di 90.000 colf regolarmente impiegati, per lo più stranieri (oltre 130.000 contro 30.000 italiani). Le proiezioni al 2028 indicano un fabbisogno regionale di 153.000 badanti (di cui l’85% stranieri) e un incremento medio annuo di 6.400 nuove unità, principalmente extra-UE. Lombardia e Lazio guideranno il fabbisogno nazionale, che sfiorerà 1,1 milioni di lavoratori domestici.
ITALIA - Le denunce di infortuni e malattie professionali (2024) [goal 3] [PRSS 2]
Fonte: INAIL – A cura di Gloria Porcu
La Relazione Annuale Inail 2025 descrive l’andamento di infortuni e malattie professionali nel 2024, oltre a tracciare il bilancio delle principali attività svolte negli ambiti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti, e identificare le sfide strategiche per il futuro in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Dall’analisi sull’andamento infortunistico emerge che nel 2024 le denunce di infortunio sono state 593 mila, in aumento dello 0,4% rispetto al 2023 (oltre 2.500 casi in più), e le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.202, in aumento di un caso. Rispetto alla media europea, l’Italia ha registrato nel corso degli ultimi anni valori sempre inferiori: nel 2022, per gli infortuni non mortali sono stati registrati 968 contro 1.342 casi per 100.000 occupati, notevolmente inferiori a quelli di Francia (2.454), Spagna (2.371) e Germania (1.535). Rispetto al dato nazionale, la Lombardia registra il 17,4% delle denunce totali e il 16,1% delle denunce con esito mortale per gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro; il 20,2% delle denunce totali e il 18,0% delle denunce con esito mortale per gli infortuni avvenuti in itinere.
AREA TERRITORIALE
Fonte: ISTAT - A cura di Simona Maria Mirabelli
Nel 2023, nei Comuni capoluogo della Lombardia, la quantità di rifiuti prodotti nel corso dell’anno è compresa tra 401,2 kg per abitante a Lodi e 526 a Mantova. Tra il 2010 e il 2023, si osserva in tutti i Comuni capoluogo della regione, ad eccezione di quello di Lecco, una significativa riduzione della quantità pro-capite di rifiuti prodotti, in particolare a Brescia (-227,5 kg/ab). Nel 2023 nei dodici Comuni capoluogo lombardi sono stati prodotti, complessivamente, un milione e 82mila tonnellate di rifiuti urbani, nel 2010 erano quasi un milione e 237mila. La quota di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata, con valori superiori al 65% (target fissato dal D.Lgs. 152/2006), è in 9 capoluoghi su 12: Mantova (84,7%), Cremona (79,2%), Lecco (76,9%), Bergamo (76,6%), Monza (73,8%), Lodi (72,1%), Varese (71,5%), Como (70,4%) e Brescia (68,5%).
SEGNALAZIONI
Lombardia 2025 - Segnalazione convegni (aggiornamento settimanale)
A cura di PoliS-Lombardia - Centro di documentazione e Biblioteca
Corte dei Conti - Le misure per contrastare le fragilità: fondo Care leavers (2018-2023)
ISPRA – Annuario dei dati ambientali (2024)
ISTAT - Indagine bambini e ragazzi (2023)
ISTAT - Bullismo e cyberbullismo nei rapporti tra i ragazzi (2023)
MHEO - Milan Higher Education Observatory - Fondo per il finanziamento ordinario (FFO)
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