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Indagine sull’occupazione femminile e maschile nelle imprese con più di 100 dipendenti in Lombardia. Rapporto 2018

Il Rapporto biennale 2016/2017 sull’occupazione femminile e maschile nelle imprese in Lombardia con più di 100 dipendenti è frutto dell’indagine curata ogni due anni dalla Consigliera di Parità regionale in adempimento agli obblighi previsti dalla normativa vigente, in collaborazione con la Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e con PoliS-Lombardia.

Il Rapporto è diviso in tre capitoli.

  • Il primo capitolo delinea un quadro generale del mercato del lavoro lombardo focalizzandosi sul profilo delle imprese oggetto dell’indagine, sui flussi in entrata e uscita e sulle assenze dal lavoro.
  • Il secondo capitolo affronta gli aspetti relativi alla disuguaglianza di genere, con riferimento ai settori di attività economica, alle tipologie contrattuali e relative trasformazioni, alle categorie professionali e alle promozioni e, infine, alla formazione.
  • Il terzo capitolo è dedicato a una analisi delle differenze salariali di genere.

Si riporta di seguito il testo dell'Executive summary che presenta i principali dati emersi:

  • Le imprese in Lombardia con oltre 100 dipendenti al 31 dicembre 2017 che hanno inviato il Rapporto 2016/2017 alla Consigliera di Parità regionale sono 2.953, circa il 90% della popolazione di riferimento.
  • Il 54,9% delle unità opera nel settore dei servizi; il 44,9% nel settore industriale, soprattutto manifatturiero (41,3%); solo 7 imprese sulle 2.953 rilevate sono agricole.
  • Le imprese partecipanti alla rilevazione rappresentano meno dello 0,5% delle aziende residenti sul territorio lombardo ma il loro bacino occupazionale equivale a quasi il 40% della totalità dei lavoratori lombardi, e ben oltre il 51% dell’occupazione con rapporti di lavoro dipendente.
  • Gli occupati nelle imprese sono 1.543.858: il 71,4% di essi lavora nel settore dei servizi, il 29,5% nell’industria, solo lo 0,1% è impegnato in Agricoltura.
  •  Le donne con contratto di lavoro dipendente sono il 44,8%: la presenza maschile più marcata è nel settore industriale (74,4%) e vi è una lieve prevalenza di donne nel comparto servizi (52,5%).
  • Nel settore industriale, quasi i due terzi dei dipendenti assenti registrati nell’anno 2017 riguardano la forma di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) non a zero ore. Nel comparto dei servizi invece il numero più consistente di assenze – più del 90% del totale - riguarda il personale in aspettativa: quasi il 18% di esse è rappresentato da "congedi parentali", nel 90,5% dei casi relativi a personale dipendente femminile.
  • L’85,3% dei dipendenti occupati nelle imprese lombarde indagate è assunto con un contratto di lavoro a tempo indeterminato; l’88% dei contratti a termine è di tipologia a tempo determinato, mentre quasi il 10% è rappresentato dagli apprendisti (solo l’1,4% dei dipendenti nel complesso).
  • La quota di rapporti di lavoro a tempo parziale nelle imprese lombarde oltre 100 dipendenti è di circa il 20% (il 35,8% tra le donne e solo lo 0,8% tra gli uomini).
  • Le stabilizzazioni contrattuali attuate hanno riguardato in misura lievemente più intensa gli addetti maschi (12,8% contro il 10,9% delle donne).
  • Più della metà dei dipendenti appartiene alla categoria degli impiegati (51%); seguono gli operai (35,9%), i quadri (10,1%) e i dirigenti (3%).
  • Il numero di occupati nelle imprese allo studio è cresciuto durante l’anno 2017 con un tasso del 6%: il 6,5% tra gli uomini e il 5,4% tra le donne.
  • Il tasso di promozione più elevato (superiore al 5%) si ha per la categoria professionale degli impiegati; l’indicatore mostra un vantaggio generalizzato per gli uomini in tutte le categorie.
  • Agli impiegati è dedicato il maggior numero di ore annue di formazione professionale nelle grandi imprese lombarde, e le ore impegnate sui dipendenti donna con questa qualifica rappresentano quasi la metà delle ore totali (47,3%). Tuttavia, la qualifica professionale sulla quale le aziende investono di più in formazione rispetto al numero di dipendenti è quella dirigenziale.
  • La retribuzione lorda media per addetto nelle imprese in Lombardia con oltre 100 dipendenti risulta pari a 39.684 euro annui: per gli uomini tale importo sale a 43.210 euro e per le donne è di 35.704. I salari più elevati si osservano nei settori industriali; i salari più bassi riguardano i servizi sociali e personali. In agricoltura si misura il divario salariale relativo di genere più elevato tra i dipendenti.
  • Nel complesso, a parità di appartenenza alla stessa categoria professionale, ad imprese dello stesso settore di attività e dislocate nella stessa provincia lombarda, essere dipendente donna è in termini di retribuzione annua media per il 2017 "svantaggioso" del 18,2% circa rispetto all’essere dipendente uomo. In generale, tale gap, per individui appartenenti allo stesso settore di attività economica, diminuisce al crescere del livello di qualifica professionale posseduto.

La ricerca è stata presentata durante il seminario "Occupazione femminile e maschile in Lombardia Indagine nelle imprese con più di 100 dipendenti. Rapporto 2018"  il 9 maggio 2019 a Milano presso Palazzo Pirelli



PoliS-Lombardia

Dirigente di riferimento: Raffaello Vignali

Project Leader: Federico Rappelli

Gruppo di ricerca: Alessandra Pernetti, Borsista PoliS-Lombardia - Marialuisa Di Bella [Rapporto su "Donne, natalità e lavoro in Lombardia"]

Dario Ercolani [Rapporto su "Indagine sull’occupazione femminile e maschile nelle imprese con più di 100 dipendenti in Lombardia"]

 

Regione Lombardia 

Dirigente responsabile: Paola Angela Antonicelli

Gruppo di lavoro tecnico: Barbara Tommasi

 

Committente: Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Consigliera di Parità regionale

Dati di pubblicazione: Rapporto di ricerca, marzo 2019

Codice PoliS-Lombardia: CAE18002