L’indagine è nata dall’esigenza della Direzione Generale Sport e Giovani di Regione Lombardia di indagare gli stili di vita dei giovani, in connessione alla pratica sportiva e al posizionamento del “sistema sport” all’interno dei processi educativi.
Partendo dalla convinzione che lo sport rappresenti uno strumento complementare ai tradizionali sistemi educativi e formativi, si è inteso comprendere, partendo dall’analisi della situazione attuale, quali siano gli spazi possibili di intervento per promuovere e attuare nuove politiche e iniziative che incentivino la pratica sportiva tra i giovani.
L’indagine si è fondata sull’elaborazione dei dati statistici presenti a livello nazionale.
Tra i dati maggiormente significativi si segnala come la passione per lo sport sembri crescere fino ai 14 anni per poi iniziare a diminuire nelle età successive. Mentre il dato preoccupante è il continuo aumento dei sedentari.
Tra le motivazioni indicate dai giovani per l’interruzione della pratica sportiva si ritrovano soprattutto gli impegni scolastici. Il valore principale che trasmette lo sport secondo i giovani tra i 18 e 29 anni è lo spirito di squadra, con il 48,8%, seguito dalla disciplina, con il 33,6% e dal rispetto per gli altri e l’amicizia con il 29,6%.
Rispetto agli adulti, i giovani credono meno invece nella capacità dello sport di abbattere le barriere socio economiche, diminuire la criminalità, le forme di discriminazione ed educare alla solidarietà.
A partire da tali dati, si è ritenuto opportuno realizzare un focus sulla domanda e l’offerta sportiva presente sul territorio regionale, per la quale ci si è basati essenzialmente sui dati forniti dalla Direzione Generale Sport e Giovani.
Per quanto concerne, invece, l’analisi del posizionamento del sistema sport all’interno dei processi educativi ci si è in primo luogo soffermati sulle direttive presenti sia a livello europeo, che a livello nazionale e regionale in merito all’importanza dello sport quale strumento educativo complementare agli strumenti formativi tradizionali e secondariamente si è preso in esame il caso pratico fornito dall’Accordo di Programma “Nuova Generazione di Idee” e i risultati ottenuti da quei progetti finalizzati allo sviluppo dell’autonomia e della responsabilità dei giovani e delle loro “competenze alla vita” proprio attraverso la pratica sportiva e i valori da essa trasmessi.
La parte finale della ricerca propone alcune ipotesi di intervento, identificate anche attraverso il contributo fornito dai testimoni privilegiatii coinvolti nell'analisi del fenomeno.
Responsabile di progetto: Daniela Gregorio, Éupolis Lombardia
Gruppo di ricerca: Nicola Zerboni, coordinatore progetto, Eur&ca, Francesca Calabrese, ricercatrice, Eur&ca, Valeria Chiodarelli, ricercatrice, Eur&ca
Gruppo di lavoro tecnico: Gianni Ferrario, D.G. Sport e giovani, responsabile regionale della ricerca; Germana Boccola, Cesarina Colombini, D.G. Sport e giovani
Committente: Regione Lombardia, Direzione generale Sport e giovani
Dati di pubblicazione: Rapporto finale, novembre 2011
Codice ricerca: 2010B045