La prima parte del report Mortalità e stato di salute della popolazione offre un’analisi dettagliata della mortalità per tutte le cause e per cause specifiche in Lombardia e nelle altre regioni italiane. Per interpretare al meglio le eventuali differenze di mortalità tra le regioni, la seconda parte del report presenta una serie di indicatori demografici e di stato di salute della popolazione.
Per quanto riguarda la mortalità in Lombardia, si osserva che:
- nel 2023, rispetto alla media del quinquennio pre-Covid-19 (2015-2019), si osserva un leggero eccesso di mortalità per qualsiasi causa del 3%. Al contrario, si riscontra una diminuzione della mortalità rispetto agli anni successivi al Covid-19, -8% rispetto al 2022, -5% rispetto al 2021 e -24% rispetto al 2020;
- in tutte le classi di età (30-69, 70-84 e 85+ anni) il tasso di mortalità nel 2023 è il più basso registrato dal 2013;
- nel 2023, rispetto al 2022, si è verificata una riduzione della mortalità in tutte le province e regioni;
- nel 2020, secondo le macrocategorie riportate nella “European Shortlist of Causes of Death”, la prima causa di morte è rappresentata dai tumori (23% dei decessi sul totale), seguita dal Covid-19 (18% sul totale) .
- nel 2019 e 2020, si osserva che all’aumentare del livello di istruzione diminuisce il tasso di mortalità in tutte le aree geografiche, compresa la Lombardia. Tuttavia, nel 2020, questa disuguaglianza è diventata più accentuata: in Lombardia, nel 2019, i meno istruiti registravano un tasso di
- mortalità standardizzato per età di 128,8 decessi per 10.000 residenti, ossia 1,31 volte superiore rispetto a chi possedeva un titolo universitario (98,5 per 10.000). Nel 2020, tale rapporto è aumentato a 1,41, evidenziando un ampliamento del divario;
- nel 2019 e 2020, all’aumentare dell’istruzione diminuisce il tasso di mortalità, in modo più evidente per i soggetti in età lavorativa (30-69 anni);
- nel 2019, i meno istruiti mostravano uno svantaggio rispetto ai più istruiti per tutte le cause di morte, con variazioni nell'intensità a seconda della causa. Nel 2020, si è registrato un aumento dei tassi di mortalità standardizzati per quasi tutte le cause, con i maggiori incrementi osservati per le malattie del sistema respiratorio (47% in più rispetto al 2019), in particolare per influenza e polmonite (60% in più).
Per meglio interpretare i dati relativi alla mortalità nelle diverse regioni, sono stati analizzati alcuni indicatori sullo stato di salute della popolazione.
In particolare, in Lombardia si osserva che:
- la percentuale di anziani e l’età media risultano inferiori alla media nazionale nel periodo pre-Covid-19 (2019), durante la pandemia (2020-2022), e nel periodo post-Covid-19 (2023);
- la speranza di vita alla nascita nel 2022, rimasta stabile rispetto al 2021, si avvicina ai livelli massimi raggiunti dal Trentino-Alto Adige;
- per i maschi nel 2022, così come nel 2021, la speranza di vita senza limitazioni nelle attività a 65 anni è stata la più alta d’Italia;
- sono stati persi 27,2 anni di vita per 1.000 abitanti, un valore in calo rispetto al 2020 e 2021, ma ancora superiore a quello del periodo pre-Covid-19;
- il 45,3% degli over 75 presenta multicronicità (almeno 3 patologie croniche) e limitazioni gravi, un dato che si colloca tra il minimo del Trentino-Alto Adige (34,1%) e il massimo della Campania (66,5%);
- nel 2022, la copertura vaccinale contro l'influenza tra gli anziani (over 64 anni) ha raggiunto il 55,3%, in aumento rispetto alla media 2008-2019 (52,7%), ma leggermente inferiore alla media nazionale (56,7%).
TAG: demografia - mortalità - salute - Italia - Lombardia - SDG03
Dirigente di riferimento: Fulvio Matone, PoliS-Lombardia
Project leader: Roberta Rossi, PoliS-Lombardia
Gruppo di ricerca: Elena Diceglie, PoliS-Lombardia - Federica Nicotra, Prisma-Stat s.r.l - Gloria Porcu, Università degli Studi di Milano-Bicocca - Alina Tratsevich, Università degli Studi di Milano-Bicocca
Collana Working paper di PoliS-Lombardia n. 6/2024, ottobre 2024.