Nel Focus dedicato a L’impatto dell’intelligenza artificiale su occupazioni e professioni l'IA viene considerata, al pari di altre rivoluzioni tecnologiche del passato come l’elettricità o il digitale, una tecnologia dirompente, che ha il potenziale di trasformare profondamente i processi produttivi e l'organizzazione del lavoro. Le applicazioni dell'IA variano da funzioni relativamente elementari, come il supporto alla pratica professionale in ambito medico, legale e finanziario, a funzioni più complesse come le auto a guida autonoma. Le applicazioni più avanzate sono basate sull'IA generativa, che utilizza reti neurali e tecniche di Machine Learning per risolvere problemi complessi. Tra i fattori che hanno influenzato maggiormente la diffusione dell'IA, ci sono lo sviluppo delle potenzialità di calcolo, l'aumento delle informazioni digitali disponibili e la facilità di apprendimento e utilizzo delle tecnologie IA. Un confronto condotto con la velocità di diffusione dell'IA con quella dei social network più popolari, mostra come l'IA si sia diffusa molto più rapidamente.
Negli ultimi anni, numerosi studi hanno cercato di stimare l'impatto dell'IA sul mercato del lavoro, ma la relativa mancanza di dati e la rapidità con cui il fenomeno si è diffuso hanno contribuito ad una narrativa catastrofista sugli effetti dell'IA. Secondo alcuni studi gli algoritmi intelligenti sostituiranno i lavoratori, modificando profondamente i processi produttivi e lo svolgimento delle mansioni. Di fatto le visioni più pessimistiche identificano l’IA come una tecnologia sostitutiva o con effetti assimilabili all’automazione. Tuttavia, l’IA è una tecnologia diversa, i cui effetti saranno trasformativi piuttosto che sostitutivi. Inoltre, a differenza delle precedenti rivoluzioni tecnologiche, le applicazioni di IA interesseranno categorie diverse di lavoratori. Mentre i processi di automazione avevano interessato soprattutto lavoratori non qualificati e gli addetti a mansioni tipicamente routinarie, in questo caso ad essere maggiormente esposti sono i lavoratori con in livello di scolarizzazione medio o alto, inclusi anche i laureati. Dal punto di vista dei settori produttivi, mentre in passato i posti di lavoro più esposti erano in settori specifici del manifatturiero (ad es. settore dell’auto, della meccanica), gli effetti dell’IA saranno estesi anche nel settore dei servizi e in molte professioni in cui la creazione di contenuti, di innovazione e creatività sono sempre stati considerati appannaggio delle competenze umane. Tuttavia, prendendo spunto dall’esperienza passata, si può ragionevolmente affermare che in seguito all’introduzione di nuove tecnologie le previsioni di perdite occupazionali e di disoccupazione diffusa, che hanno sempre anticipato il cambiamento tecnologico, non hanno poi trovato conferma nei fatti. Sebbene esempi di nuove tecnologie che hanno spiazzato specifiche professioni siano innumerevoli, nondimeno l’occupazione complessivamente non ha mai cessato di crescere creando nuovi posti di lavoro e opportunità per tutti. L’introduzione di applicazioni di IA, almeno nel breve periodo, non farà eccezione a questa regola.
Con riferimento all’economia lombarda, si può rilevare l’elevata percentuale di imprese che hanno almeno un livello base di digitalizzazione, pari al 75% (dati 2023), e un fatturato in forte crescita. Questo si riflette anche nel mercato dell’intelligenza artificiale che, in Lombardia nel 2024, viene stimato pari a più di 270 milioni di euro. In generale, le imprese lombarde utilizzano l’IA soprattutto per finalità connesse all’attività economico-produttiva: il 39% delle imprese del manifatturiero utilizza l’IA per gestire l’automazione dei processi; nei servizi il 44% delle imprese utilizza sistemi di IA per l’analisi di informazioni e formulazioni di previsioni commerciali. In generale, nonostante quasi il 90% delle PMI lombarde ritenga l’IA un fattore strategico, resta ancora molta strada prima che le applicazioni di IA esplichino compiutamente i loro effetti sulle catene del valore, sull’organizzazione del lavoro e sull’occupazione.
Nel 2024 vengono pubblicati anche degli aggiornamenti periodici sul tema mercato del lavoro sotto il titolo generale Nota flash: Mercato del lavoro in Lombardia.
Negli anni precedenti al 2024 i report e i testi erano realizzati dall'Istituto su incarico dell'Osservatorio regionale del mercato del lavoro e della formazione.
Dirigente di riferimento: Raffaello Vignali
Project Leader: Simonetta Guzzo
Dati di pubblicazione: Focus monotematico 2/2024, novembre 2024
Codice PoliS-Lombardia: 231336ECO